Maglio Calvi
Arte e cultura

Maglio Calvi

Annesso al Museo della Torre di Comenduno è il Maglio Calvi, un’antica fucina, nata più di 200 anni fa e in funzione fino al 1972, quando, a causa di una grande alluvione e dei metodi di lavoro in trasformazione, fu abbandonato. Ora viene utilizzato per eventi temporanei e visite su prenotazione.

I primi documenti albinesi relativi alla lavorazione del ferro risalgono al Trecento e testimoniano una concentrazione di attività tre le maggiori del Bergamasco. Nel 1438 nel nostro territorio si fabbricavano spade, sciabole, lance, falci, coltelli, forbici.
Nel 1475 a Desenzano su 112 maschi attivi, ben 48 lavoravano il ferro in sette fucine e sei impianti per la molinatura, mentre altri fabbri ferrai erano attivi ad Albino e Comenduno.
Il grande numero di addetti alla lavorazione del ferro lascia presumere che non tutti disponessero di un maglio o di mantici mossi dall’acqua, parte dei fabbri ferrai forgiavano il metallo manualmente e si avvalevano di mantici manuali.
Una delle produzioni di pregio dell’Albinese era la fabbricazione delle forbici presente dai primi del Quattrocento fino alla metà del Settecento. Le forbici erano il manufatto di più alto valore unitario dell’intero territorio provinciale ed erano esportate anche fuori del territorio della Serenissima. Nel Seicento i produttori di forbici portano le loro attività addirittura in Spagna.
Sempre nel Seicento viene impiantata ad Albino una fucina che produce filo di ferro.
Nel Settecento risulta essere l’unica di tutto lo Stato veneto e gode perciò di particolari privilegi.
Ai primi dell’Ottocento, scomparsa sia la produzione di filo di ferro che quella di forbici, nasce ad Albino un’officina che produce orologi da torre, attiva fino a pochi anni fa.
Alla metà dell’Ottocento sono attive nell’Albinese sei fucine che producono attrezzi agricoli e ferri da taglio, con magli azionati dalla forza idraulica delle acque canalizzate. Di queste ai primi del Novecento resta in attività il solo Maglio Calvi di Comenduno di Albino.

Lo sviluppo economico che ha seguito la seconda guerra mondiale ha portato all’apertura ad Albino numerose ditte occupate nelle più svariate branche della lavorazione dei metalli.

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