Parco Piazzo Albino
Sport e natura

Piazzo – parco locale di interesse sovracomunale

Il territorio di Piazzo, appartenente rispettivamente ai comuni di Albino e di Nembro è situato ai piedi del Monte Cereto ed è costituito da una serie di pianori in parte boscati, in parte governati a prateria e in parte coltivati a vigneto che risalgono il versante dal fondovalle seriano.

I paesaggi di quest’area risultano fortemente caratterizzati dalla presenza dell’uomo che negli anni li ha modellati in funzione delle proprie necessità. Si riconoscono, percorrendo il territorio muri a secco e tipici terrazzamenti che sono la testimonianza della passata vocazione agricola di questi luoghi. I due ambiti sono inoltre caratterizzati dalla presenza di numerose cascine collegate tra loro da percorsi in parte carrabili e in parte sterrati lungo i quali si incontrano anche alcuni manufatti tipici dell’architettura minore.

La zona di Piazzo è interessata da fenomeni carsici e d’erosione delle rocce, difficilmente visibili altrove con tale frequenza e bellezza; si tratta di numerosi pinnacoli conici presenti nei boschi; rocce carsiche incise a canaletti affioranti dal terreno; doline e inghiottitoi; grotte a sviluppo verticale.

Nella parte albinese, oltre ai complessi rurali, rilevante è il muro di Remo Ponti, un’opera artistica di notevole rilievo a livello locale.

Flora
La qualità del suolo, la profondità del terreno, la presenza di acqua e le condizioni climatiche a loro volta legate all’esposizione e all’altitudine influenzano la presenza delle diverse specie vegetali.

Il territorio di Piazzo può essere diviso in tre zone:
1. La zona arida e a forte pendenza della parte alta del Cereto e della scarpata che collega Piazzo al fondovalle. Qui il terreno è calcareo, di spessore limitato. Nella parte alta prevale la vegetazione erbacea (pascolo magro) e un bosco ceduo semplice.
2. La zona dei coltivi, con pendenze lievi, suolo con maggiore spessore e più umido, è da tempo coperta da prati; lascia al bosco soltanto parti marginali, laddove prevalgono affioramenti carsici: qui il bosco è ceduo di castagneto con ceppaie e polloni.
3. Le zone umide e più fresche della Val Guarnasco, che presentano un suolo discretamente profondo, ricoperto in buona parte dal bosco ceduo ma con presenza anche di specie d’alto fusto nate da seme, ci sono robinie ma anche essenze di particolare pregio come platani e frassini.

Il sottobosco presenta una buona varietà di specie differenziate in base alle caratteristiche di ogni zona; troviamo il nocciolo, il corniolo, il maggiociondolo, il sambuco, il biancospino, il rovo e il ligustro e diverse piante rampicanti come edera, clematide e luppolo.
Nelle zone più secche si notano il ginepro, il pero corvino e lo scotano che in autunno conferisce un’intensa colorazione rossa alle pendici del monte.

Ricca è la presenza di fiori fra cui alcune specie rare e significative, tra queste diverse orchidee.

Fauna
Il numero delle specie animali vertebrate e invertebrate presenti è decisamente abbondante date le modeste dimensioni del territorio. Tale varietà si spiega con la diversità degli ambienti che si alternano nella zona; il succedersi di boschi, prati e aree coltivate, la presenza di tratti ripidi e asciutti o addirittura rocciosi e di zone fresche e umide consente infatti diversificate possibilità alimentari e di rifugio.

Tra gli invertebrati si segnalano, per la facilità con cui si possono osservare, gli insetti. Alcuni sono assai noti e vistosi come le libellule, le mantidi, e diversi coleotteri, anche di dimensioni notevoli come il cervo volante e alcune cerambici.
Particolarmente varie e vistose sono le farfalle che più di ogni altro piccolo animale attraggono l’attenzione con i loro vivaci colori.

Numerosi gli animali vertebrati sicuramente presenti nella zona: tra gli anfibi abbiamo la salamandra pezzata, le rane rosse, la raganella, il rospo comune e il rospo smeraldino. Fra i rettili troviamo la lucertola dei muri, il ramarro, l’orbettino, la vipera, il biacco, il colubro di Esculapio e la biscia d’acqua o biscia dal collare.

Numerosi sono gli uccelli; oltre ai più comuni abbiamo: il picchio rosso maggiore, l’averla cenerina, il cuculo, l’upupa, il gheppio e, tra i notturni, la civetta, il gufo, l’allocco e il succiacapre: la zona è inoltre sicuramente frequentata dalla poiana e dal nibbio bruno.

Tra i mammiferi si possono notare diversi chirotteri (pipistrelli), insettivori (talpa, toporagni, riccio), roditori (topo campagnolo, ghiro, moscardino, scoiattolo), mustelidi (donnola, faina, tasso). Sono presenti inoltre lepri, volpi e caprioli.

Testo a cura di Associazione Insieme per Piazzo.

 

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