
Abbazia
Conosciuta in dialetto bergamasco come Badéa, Abbazia è una suggestiva frazione del comune di Albino, situata tra l’ambiente collinare e montano sul lato sinistro della Valle del Lujo. Il suo territorio, ricco di storia e tradizioni, è costellato da numerose contrade che ancora oggi conservano i segni evidenti della vita rurale di un tempo.
Le origini: l’Abbazia di San Benedetto
Il cuore della frazione è rappresentato dall’antica Abbazia di San Benedetto, attorno alla quale si è sviluppato il piccolo centro abitato. La storia del borgo inizia proprio qui, nel 1136, quando un gruppo di monaci benedettini ricevette in gestione alcune terre della valle dal Vescovo di Bergamo.
Fino ad allora, non esistevano veri e propri insediamenti: la zona era descritta come una fitta boscaglia, abitata solo da piccoli fuochi sparsi. Fu grazie al lavoro dei monaci e alla loro opera di bonifica, coltivazione e organizzazione, che nacquero i primi nuclei abitativi e prese forma la comunità.
Una terra di pietre e lavoro
Oltre alla vocazione agricola e spirituale, Abbazia vanta anche una tradizione estrattiva. A partire dagli ultimi anni del XIX secolo, nella zona della Valle Valotella, iniziarono le attività di cava di una particolare pietra calcarea di colore grigio cenere con venature bianche. Questo materiale veniva utilizzato sia per la costruzione che per finiture decorative in ambito edilizio.
Consigli per una visita
Abbazia di San Benedetto
Situata nel cuore della Valle del Lujo, è il più antico luogo di culto della zona, risalente al XII secolo. Al suo interno conserva preziose opere artistiche e, sul retro, suggestive absidi romaniche che raccontano l’architettura medievale lombarda.
Abbazia di Albino è oggi un luogo dove storia, natura e spiritualità si fondono armoniosamente. Dalle sue contrade immerse nel verde alla storica abbazia, dai boschi silenziosi alle memorie di antichi mestieri, ogni angolo racconta una parte del passato e invita alla scoperta di un territorio autentico e ancora poco conosciuto.
Crediti fotografici: Mauro Monachino Fotografia